La morale di Santander

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La morale di Santander

“Se non si è pronti a violare le regole, al gioco della vita è meglio non giocarci”.
Inizia così “La morale di Santander”, il romanzo di Giuseppe Carta. Definirlo “romanzo”, in effetti, appare alquanto riduttivo, essendo un’opera che intreccia più generi e svariate tematiche. Per citarne solo un paio: il racconto dell’avventura del protagonista con le sue 8-9 mogli e 42 figli e la “piece teatrale” dei personaggi fuori campo che vogliono ragionare sulle vicende di Santander, ma con le quali si troveranno a loro volta, in qualche modo, coinvolti.
Dopo aver letto la morale del gitano dalle mille facce e sfumature, non si può non riflettere. Il consiglio è quello di mettervi comodi, magari sorseggiando un buon bicchiere di Cannonau, e di addentratevi nella Sardegna più autentica, quella “dell’uomo nomade, in perfetta simbiosi col paesaggio circostante”. Uomo che guarda all’antico passato con la fierezza tipica isolana e che si domanda se i frutti della modernità siano davvero la panacea a tutti i mali.
Dove cercare la soluzione? Santander è considerato un profeta in patria, capace di svelare i tragitti oscuri, quelli che permettono di affrontare la vita in una maniera quantomeno alternativa. Il futuro può diventare “un rettilineo che impensierisce”, una serie di eventi che si  accumulano stratificandosi e radicandosi nella mente. “Molto coraggio è indispensabile per riuscire a viverne le improvvise strettoie, senza cercare di  cercare un raggiro alla regola […]”.  Avere gratitudine verso il passato, verso gli insegnamenti tramandati da generazioni, ma anche verso le cose che si possiedono nel presente, in  primis verso l’amore visto come ”insieme dei fattori che fanno capire ad una persona di essere viva. L’amore esiste nell’accettazione della morte.”
Giuseppe Carta, insomma, ci pone di fronte a una valutazione filosofica della vita e lo fa in maniera spassosa e suggestiva.  Senza rivelare troppo di “La morale di Santander”, già dalle prime pagine l’autore ci svela  che il gitano Santander è un tombeur de femme. Poi accadrà molto, molto altro meritevole di essere letto con attenzione.
Recommendable for karma connections
P.S.: la poetessa Giuseppina Carta non è sua parente:)

Per acquistarlo

https://www.youcanprint.it/fiction/fiction-generale/la-morale-di-santander-9788894303704.html

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Autore: alessandrasolina poesie e cultura

Alessandra è nata e vive a Cecina (Livorno). E’ appassionata da sempre di letteratura, arte e lingue straniere. "Biglietto solo andata" (2020) è il suo primo romanzo edito con CTL Editore. Con Aletti Editore ha pubblicato la sua prima silloge poetica “Atomi Sparsi” (2018). Alcune sue poesie sono state selezionate per l’Antologia “I selezionati , Gli speciali” promossa dagli organizzatori del 24 Concorso di poesia “Ossi di Seppia”(2018). Un’altra opera compare all’interno dell’antologia “Paesaggi Liberi, contro la violenza sulle donne” (2018). Sue poesie sono state scelte per l’antologia “Le Maree della vita” a cura di Izabella Teresa Kostka, Lina Luraschi e Mariateresa Bocca ed edita da CTL (2017). Una sua opera è arrivata finalista al Contest Letterario “E’ in arrivo Santander” a cura dello scrittore e attore Giuseppe Carta (edita da Il Caso Editore Paradigma NOUU). Una sua poesia è stata selezionata al Concorso Nazionale di Poesia “Coelum 2017”. Altre opere sono online su: “Verso. Spazio letterario indipendente” (con presentazione analisi a cura della poetessa e giornalista Izabella Teresa Kostka) e sul sito della Recherche.it. Una recensione al suo libro “Atomi Sparsi” è edita da Giuseppe Carta (giuseppecartablog).

1 commento su “La morale di Santander”

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